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ecco la creazione finale del fotogramma |
Venerdi
16 Novembre, abbiamo realizzato il fotogramma, un'immagine
fotografica ottenuta all'interno di una camera oscura. Dividendoci in
gruppi; siamo andati in laboratorio; dove abbiamo preparato i liquidi
per lo sviluppo(=che accellera il processo di annerimento dei sali
d'argento), l'arresto(=formato da acqua più aceto, permette di
fermare il processo dello sviluppo), il fissaggio(=rende l'immagine
inalterabile) e una bacinella contenente acqua per il lavaggio.
Mentre qualcuno preparava i liquidi, altri preparavano la luce e la
postazione per creare il fotogramma. Finiti questi procedimenti
iniziali; uno alla volta prendeva un foglio di carta fotosensibile e,
in base agli oggetti che aveva con se, li posizionava sul foglio a
suo piacimento; creando forme e composizioni diverse. A questi fogli
si dava un colpo di luce, che durava circa 2 secondi poi si toglieva
il tutto. All'inizio il foglio era bianco, ma dopo averlo immerso nel
liquido di sviluppo, il foglio diventava nero tranne che nelle parti
dove erano posizionati gli oggetti. Facendo poi i passaggi successivi
(arresto e fissaggio). L'immagine che si era creata, era un'immagine
bianca su sfondo nero. Il fissaggio infatti eliminando i sali
d'argento ancora presenti sul foglio nelle parti coperte dagli
oggetti, avevo reso inalterabile la mia immagine. Nel fotogramma ho
rappresentato quattro oggetti diversi: braccialetti, graffette e una
chiavetta. Ho cercato di posizionarli all'interno del foglio in modo
ben visibile. Da questa esperienza ho capito che il fotogramma serve
a comprendere il principio chimico su cui si basa la fotografia
analogica.
ECCO ALCUNE FOTO DEL BACKSTAGE:
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passaggio nei liquidi sviluppo-arresto-fissaggio |
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passaggio finale |
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